LA STORIA
HOTEL VANNUCCI
dal '900 ad oggi
L’Albergo Vannucci è il progetto di Vittoria Spinola, uno dei figli nati dalla relazione tra il Re Vittorio Emanuele II e Rosa Vercellana, detta la “Bella Rosina”.
Sembra che fosse la figlia prediletta dal Re, il quale la riempiva di premurose attenzioni. Vittoria aveva sposato Giacomo Filippo Spinola nel 1868 dal quale ebbe tre figli: Rosa, Vittorio Emanuele ed Oberto. Il Re, alla morte prematura del marito, spinse Vittoria a sposare il fratello di Giacomo Filippo, Luigi Domenico Spinola, già molto anziano. I coniugi vissero a Pisa nel palazzo Medici-Spinola situato sul Lungarno. A palazzo si recava l’intendente pisano della Real Casa, Ferdinando De Simone, per consegnare a Vittoria l’assegno reale. Spesso il funzionario portava con sé uno dei figli, Paolo, un giovane bellissimo. Per Vittoria fu innamoramento a prima vista: abbandonò il marito e fuggì con l’amante e i figli. Vittoria, con a seguito Paolo, arrivò nel 1887 a Città della Pieve, dove dai duchi Bonelli acquistò la tenuta di Salci, piccolo borgo umbro. A Salci Vittoria e Paolo iniziarono nuovi progetti: un pastificio, serre per la produzione di agrumi e piante esotiche, allevamenti di cavalli puro sangue. Vittoria si dedicò anche alla fabbricazione di candele e saponi.
In seguito Paolo diventava Sindaco di Città della Pieve. Nel 1896, a causa di debiti, Vittoria vendette Salci ed altre proprietà e da quel momento si dedicò al suo grande progetto. Nel 1897 Vittoria Spinola comprò dal figlio Oberto un casotto con orto situato fuori porta San Francesco. Iniziò così il progetto “Giardini Vannucci” che consisteva nella costruzione di due Ville collegate da un chiosco, serre e giardino per ospitare ricchi villeggianti romani.
La costruzione proseguì fino ai primi anni del ‘900. Le due Ville vennero denominate Vitta e Mirafiori.
1903 - INAUGURAZIONE
Nel 1903 Roberto e Rosa inauguravano l’Albergo Vannucci. Anche Roberto, tra il 1907 e il 1908, diventava Sindaco di Città della Pieve e si dimetteva poco dopo, quando Oberto figlio di Vittoria, vinceva l’appalto per la pubblica illuminazione.
Nel 1914 Roberto e Rosa emigrarono a Roma e nel 1919 vendettero le loro proprietà, tra cui l’Albergo Vannucci e Villa Vitta ad Antonio Fè. Villa Vitta diventerà successivamente il cinema varieté “Vittoria”.
L’Albergo ebbe varie conduzioni. Nel 1925 la licenza fu concessa a Poggiani Gemma di Nazzareno; nel 1926 passò a Panzanelli Anna, poi alla Società Civile Saini-Santeroni-Bittarello, nel 1927 la gestione fu di Carboni Pietro che la lasciò a Saini Luigi nel 1928. Saini cedette l’attività il primo gennaio 1933. Nel 1934 l’albergo venne rinnovato sotto la direzione di Manetti Mario e Martinelli Ester in Manetti di Roma. Il 27 marzo del 1934 ci fu l’inaugurazione con la presenza delle autorità cittadine.
Alla morte di Mario, la direzione passava alla figlia Nives coadiuvata dal marito Mario Capasso, fino al 1986, quando subentrò la famiglia Ciculi. Nel 2004 la proprietà passò a Zoe Alison fino al 2018. Nell’ottobre 2018 la proprietà è passata di mano alla famiglia Wirth.
Gli storici Valerio Bittarello e Maria Luisa Meo